Chi siamo
Congregazione Suore dell’Addolorata Serve di Maria
Le origini
La Congregazione Suore dell’Addolorata Serve di Maria ebbe origine in Pisa il 28 dicembre 1895 da sette Oblate Ospedaliere di S. Chiara che, con la benedizione dell’Arcivescovo Monsignor Ferdinando Capponi, si staccarono dal Conservatorio annesso all’Ospedale.
Per circa sei secoli goderono della stima della cittadinanza per il calore umano e lo spirito religioso.
Nella seconda metà del secolo scorso i fermenti rivoluzionari e antireligiosi coinvolsero anche questa benemerita istituzione ma le Sorelle attrassero col loro esempio altre giovani generose che ne condivisero gioiosamente la vita e gli ideali.
Le comunità
Già nel 1903 una piccola comunità poté assumere il servizio infermieristico.
Nel 1907 aprirono la prima clinica chirurgica e ricevettero l’ approvazione come Congregazione religiosa dall’ Arcivescovo di Pisa, il cardinale Pietro Maffi.
Dal 1908 al 1915 venne aperta la terza comunità a Livorno.
Durante la guerra le Suore furono chiamate all’Ospedale militare di Viareggio.
Nel 1933 una piccola comunità prese la direzione della Scuola Materna di Castelnuovo Pascoli e nel 1938 quella di Fornaci di Barga.
Nel 1936 la congregazione aprì una seconda clinica chirurgica a La Spezia.
Il 16 luglio 1954, le Suore approdarono a Roma.
Impegni internazionali
Attualmente la Congregazione è presente in India con undici fiorenti Comunità, nelle Filippine in quattro, una comunità è stata avviata in Albania e L’ultima è stata aperta in Indonesia.
In Italia
In Italia le Suore dell’Addolorata prestano un servizio intensissimo realizzando le parole della Madre Ubaldesca:
“Che nessuno mai abbia l’impressione di essere scomodo ingombro nelle nostre Case, ma si senta fratello amato e ben accolto, e possa vivere con serenità e speranza la sua sofferenza accompagnato fino in fondo con la massima attenzione e sollecitudine…”
A Cecina è stato inaugurato, nel parco della nostra R.S.A, un Residence per anziani e disabili la Congregazione inoltre ha avviato l’apertura in Italia di una nuova Comunità socio assistenziale a Palmi e a Rizziconi in Calabria.
Scopo
La Casa di Cura è di proprietà della Congregazione Suore Infermiere dell’Addolorata di Pisa, Ente morale di Diritto Pontificio (Decreto Pontificio in data 16 luglio 1954); lo Stato Italiano ha riconosciuto la personalità giuridica della Congregazione con Decreto del Presidente della Repubblica del .31 gennaio 1957 n° 141.
A norma delle Costituzioni la Congregazione esercita opere di religione e di culto; e senza fine di lucro, opere di istruzione, educazione, assistenza ospedaliera, opere di assistenza sociale in tutte le sue varie forme, opere di beneficenza rispondenti alle particolari esigenze dei tempi e dei luoghi ove essa è operante, svolgendo sempre un servizio di amore ai fratelli specialmente ai più sofferenti.
Missione
I campi di azione prioritari della Congregazione sono quelli della chirurgia e riabilitazione con percorsi personalizzati ed appropriati allo specifico bisogno, nonché fornire assistenza alla popolazione più fragile e sofferente. Al fine di raggiungere tale scopo la Direzione, su mandato del Consiglio della Congregazione, partecipa al finanziamento di attività assistenziali alla persona espresse da modelli di ricovero socio – assistenziale residenziale.
Obbiettivi e strategie
Il nostro obiettivo primario e quello di tutelare la salute del paziente, ritenendolo non soltanto oggetto di attenzioni e cure ma cliente, ovvero individuo con dignità e diritto di scelta.
Perseguendo tale fine ci occupiamo di offrire una serie di garanzie che potremmo così sintetizzare:
Dimostrare la capacità della Casa di Cura di fornire sistematicamente servizi in grado di soddisfare le aspettative dei pazienti in ambiti regolamentati.
Assicurare che la Casa di Cura miri alla soddisfazione dei pazienti attraverso una efficace gestione del sistema qualità, inclusi i processi relativi al miglioramento continuativo ed alla prevenzione delle non conformità dei servizi forniti.
Per fare ciò la Casa di Cura ha implementato un approccio basato su processi e si è dotata di una struttura organizzativa in grado di gestire i processi citati.
I tempi di attuazione dei piani di miglioramento seguono le naturali scadenze contrattuali con il S.S.N. ed il piano sanitario regionale.
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